ORO, INCENSO E MIRRA: PERCHÉ?

I Re Magi, guidati dalla Stella Cometa, fecero visita a Gesù a Betlemme portando oro, incenso e mirra… Questo lo abbiamo sentito dire tantissime volte, ma vi siete mai chiesti perché proprio questi doni? Ok, l’oro è sempre ben accetto, ma l’incenso? E la mirra, cos’è?

Alla nostra sensibilità moderna, questi tre doni non sembrano del tutto uguali: oggi l’oro costa molto di più degli altri due, ma 2000 anni fa l’incenso e la mirra avevano lo stesso valore dell’oro, dato il vasto impiego nel Medio Oriente per una moltitudine di scopi.

L’incenso viene raccolto con un metodo simile a quello con cui si ottiene il lattice dal caucciù: tagliando la corteccia dell’albero Boswellia sacra, che secerne una linfa bianca e lattiginosa. La linfa si asciuga in una goccia solida e gialla, questo è l’incenso. Questo veniva tradizionalmente bruciato nei templi dagli antichi Egizi, Romani e Greci, per simboleggiare le preghiere che salivano agli dei.
La mirra è raccolta in modo simile, da alberi della specie Commiphora. Anche in questo caso, la linfa resinosa gialla si asciuga in un solido, di solito di colore rosso-marrone. Storicamente, la mirra era più spesso usata nei profumi e nelle medicine, per guarire le ferite (ancora oggi viene messa nel collutorio e nel dentifricio) e per conservare i corpi.

Più che come aromi, l’incenso e la mirra sono studiati al giorno d’oggi per le interessanti proprietà medicinali: i ricercatori dell’Università di Cardiff hanno dimostrato che l’incenso ha un principio attivo che può aiutare ad alleviare l’osteoartrite inibendo l’infiammazione del tessuto cartilagineo che causa il dolore; da test sui topi, i chimici dell’Università di Firenze hanno scoperto che le molecole della mirra agiscono sui recettori oppioidi del cervello, svolgendo un’azione antidolorifica.

Dietro i tre celebri doni si cela anche un forte significato simbolico. L’oro simboleggia la regalità del Bambino nato, l’incenso ricorda la sua divinità e la mirra, che veniva usata per la mummificazione, esprime il sacrificio e la morte dell’uomo Gesù.

Fonte: Geopop.it

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