L’ITALIA S’E’ DESTRA

Giorgia Meloni stravince e si prende l’Italia con gli alleati interni indeboliti e la Lega di Salvini vicina al crollo. Tiene Forza Italia, almeno rispetto agli ultimi sondaggi. FdI è infatti nettamente il primo partito italiano con oltre il 26 per cento di consensi, seguito dal Pd che non sfonda il tetto minimo cercato del 20%. Exploit del Movimento Cinque stelle che rimane il terzo partito italiano. Crolla invece la Lega all’8,5 per cento tallonata da Forza Italia data all’8%. 

“Se saremo chiamati a governare la Nazione lo faremo per tutti, per unire un popolo esaltando ciò che unisce piuttosto che ciò che divide, dando agli italiani l’orgoglio di sventolare il Tricolore”. Accolta da un grande applauso, la leader di Fratelli d’Italia, parla da ‘premier in pectore’, facendo un discorso ecumenico e salutando i militanti raccolti nell’Hotel Parco dei Principi per la nottata elettorale.

I partiti

Giorgia Meloni traina la coalizione vincente e si ritrova con due alleati che viaggiano su percentuali simili: la Lega di Matteo Salvini, se le proiezioni saranno confermate dai dati reali, sarebbe dimezzata rispetto al 17% delle politiche del 2018 e anche Forza Italia subirebbe un crollo rispetto al 14% delle passate elezioni politiche.

Si conferma secondo partito il Pd che può vantare una crescita percentuale rispetto al 18,7% ottenuto dal Partito democratico targato Matteo Renzi nel 2018. Più Europa viaggia intorno al 3%, mentre Verdi-Sinistra possono festeggiare il superamento della soglia del 3%. M5S gioisce per il risultato, molto lontano dall’exploit del 2018 del 32,6%, ma vicino al 17% delle elezioni europee del 2019.

La new entry di questa tornata è il terzo Polo di Azione e Italia Viva. «Siamo soddisfatti dei primi risultati. Mi pare che, dati alla mano, gli sconfitti siano Letta e Salvini», afferma soddisfatta l’ex ministra renziana Maria Elena Boschi. Gioiscono gli alleati del centrodestra in Europa: Marine Le Pen si congratula convinta che «gli italiani hanno dato una lezione di umiltà all’Unione Europea». «Congratulazioni Giorgia Meloni!», esulta il premier polacco Mateusz Morawiecki che milita con Fdi all’Eurocamera nell gruppo Ecr.

La disfatta di Fuorigrotta

Non mancano le sorprese nello spoglio dei voti delle Politiche 2022. Di Maio è stato sconfitto dall’ex ministro Sergio Costa (M5S) nel collegio uninominale della Camera di Napoli Fuorigrotta e quindi è fuori dal prossimo Parlamento. Tra le sfide in programma, Daniela Santanché ha sconfitto Carlo Cottarelli, Pierferdinando Casini ha avuto la meglio su Vittorio Sgarbi, Mennuni batte Emma Bonino e Carlo Calenda ma viene superata dalla candidata di centrodestra Lavinia Mennuni. Risultano eletti anche Ilaria Cucchi, Claudio Lotito e Silvio Berlusconi nel collegio uninonominale del Senato di Monza.

La disfatta di Fuorigrotta

Il ministro degli Esteri e leader di Impegno Civico, Luigi Di Maio, non è stato rieletto. Nel collegio di Napoli Fuorigrotta 2 per la Camera, ha ottenuto il 24,3% dei voti. Nettamente primo l’ex ministro dell’Ambiente, in lizza per il Movimento 5 Stelle, Sergio Costa, al 40,5%. Terza Maria Rosaria Rossi, in lizza per il centro destra, col 22,2%. Solo quarta la ministra Mara Carfagna, di Azione, al 6,7 per cento.

Mennuni supera Bonino e Calenda

Nel collegio uninominale Lazio 2 la candidata della coalizione di centrodestra Lavinia Mennuni raggiunge il 36,37% delle preferenze e batte Emma Bonino, candidata del Centrosinistra con +Europa, che ha ottenuto il 33,17% delle preferenze. Terzo il leader di Azione Carlo Calenda al 14,03%, quarta Alessandra Maiorino del M5S con l’11,34%.

Berlusconi, nessuna sorpresa a Monza

Il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi torna al Senato. L’ex premier ha infatti vinto nel collegio uninominale di Monza con il 50,31% delle preferenze contro Federica Perella, sindaco alla Cultura del Comune di Seregno. Monza è la città in cui Berlusconi possiede la squadra di calcio, che ha portato in serie A. Alle comunali il Pd aveva strappato al centrodestra la vittoria. Proprio per questo lo scorso 18 settembre Enrico Letta aveva organizzato la «anti-Pontida» con i sindaci Pd.

Espugnata Sesto San Giovanni

A Sesto San Giovanni, nella ormai ex Stalingrado d’Italia, Isabella Rauti ha vinto la sfida per il Senato al collegio uninominale dove ha ottenuto il 45,4% dei voti contro il 30.80 di Emanuele Fiano. Un successo schiacciante per l’esponente di Fdi, figlia di Pino ex segretario del Msi, fra i fondatori della Fiamma tricolore rispetto all’ormai ex deputato Pd, figlio di Nedo Fiano, sopravvissuto ad Auschwitz. Sempre al Senato in Lombardia un’altra esponente di Fdi ha sconfitto un esponente del Pd: a Cremona la coordinatrice regionale Daniela Santanché ha ottenuto il 52,17% dei voti contro il 27,3% di Carlo Cottarelli.

Lotito eletto in Molise

Claudio Lotito eletto senatore in Molise. Il presidente della Lazio ha vinto la sfida nel collegio uninominale dove era candidato per il centrodestra. Lotito ha atteso i risultati nell’albergo di Campobasso che nell’ultimo mese è stata la sua residenza molisana poi nel, cuore della notte, ha commentato la vittoria.

La vittoria di Casini

Seppure a macchia di leopardo, il centrosinistra si toglie qualche soddisfazione: il radicale Riccardo Magi vince come capolista a Torino, Pier Ferdinando Casini strappa il seggio a Vittorio Sgarbi a Bologna e Ilaria Cucchi, capolista del centrosinistra a Firenze, sconfigge la vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi.

Fonte: ansa.it / leggo.it

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