I termosifoni consumano più gas di quello che possiamo permetterci ormai, quindi dovremo abbassare la loro temperatura di 1°C, ridurne l’utilizzo di 1h ogni giorno e comunque potremo usarli complessivamente 15 giorni in meno nel corso dell’inverno, accendendoli 8 giorni dopo la data consueta e spegnendoli 7 giorni prima.
Queste le misure urgenti per la riduzione dei consumi di gas in risposta alle tensioni internazionale. Nel Piano Nazionale di contenimento dei consumi di gas appena pubblicato dal ministero della Transizione Ecologica si prevede però anche di diversificare le fonti di approvvigionamento del gas stesso e di produzione di energia.
Il gasdotto Nord Stream 1, che scorre sotto il Mar Baltico, avrebbe dovuto riprendere a funzionare alle 02:00 italiane di sabato 3 settembre dopo tre giorni di interruzione per manutenzione. Ma a quanto pare nel corso dei lavori è stato riscontrato un guasto che Gazprom ha annunciato di non poter riparare a breve (una perdita di fluido in una turbina importante). Ma ancora non ha fornito alcuna tempistica per la riparazione al momento.
Misure urgenti: usare meno i termosifoni
L’inverno sta arrivando e con i consumi abituali, considerata la nostra dipendenza dalla Russia per l’approvvigionamento di fonti energetiche (fossili) il Governo ha ritenuto di doverci imporre condizioni più rigide a casa e sul lavoro, in particolare:
- 1°C in meno per la temperatura dei termosifoni
- a) 17°C +/- 2°C di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili;
- b) 19°C +/- 2°C di tolleranza per tutti gli altri edifici
- 15 giorni in meno di durata complessiva dei termosifoni accessi
- accensione 8 giorni dopo
- chiusura 7 giorni prima
- 1h in meno di accensione su ogni giorno di utilizzo
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