LA MONTAGNA CHIUDE

Ci uniamo ad un grido che speriamo non passi sottobanco

Al rifugio “Guide del Cervino” gli escursionisti dormono con le finestre aperte. Le coperte in dotazione sono troppe spesse per un’estate così feroce. Non è stata accesa la stufa neppure un giorno dal primo di giugno a oggi. Quota 3500 metri: la neve si è completamente sciolta. Ci sono 14 gradi alle quattro di pomeriggio e il sole ustiona la pelle. Non è più possibile fare finta di niente. Neppure per chi ama tantissimo questa montagna e di questa montagna vive. Le trentacinque guide del Cervino hanno preso tutte insieme una decisione storica: le salite sono sospese. Non accompagneranno più gli escursionisti, almeno fino a quando non tornerà il freddo. Hanno deciso che è il momento di fermarsi.

Quindi se la montagna è chiusa, non è chiusa per una scelta politica. Ma per l’esperienza di chi conosce come nessun altro quelle vie. «Cerchiamo di dare l’esempio, auto regolandoci. In questi giorni non ci sono le condizioni di sicurezza per la scalata, non si può arrivare in vetta al Cervino dal versante italiano», dice il presidente delle guide Laurent Nicoletta.

Fonte: LaStampa.it

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