L’evoluzione del volante
L’età di mezzo dell’auto che ci separa dalla guida autonoma in cui spariranno tutti i comandi, vede la rivoluzione di uno dei suoi protagonisti: il volante. Un componente che nei decenni si è arricchito di appendici funzionali e per la sicurezza, dai pulsanti fino agli airbag, ma che nessuno finora aveva mai osato ripensare. Inutili gli esperimenti di molti designer che ne hanno immaginato una nuova vita a cloche, avvicinando l’auto al mondo aeronautico: dalla Mazda MX-03 del 1985 alla Oldsmobile Incas di Giugiaro del 1986 alla Bmw Z22 del 1999. Oggi qualcosa sta cambiando. Dopo anni di immobilismo ci ha pensato Tesla, ancora una volta, a sbalordire tutti.
Tesla
A gennaio dell’anno scorso il ceo Elon Musk ha svelato un restyling all’apparenza piuttosto banale della berlina Model S e del suv Model X, poi il colpo di scena: il volante ha perso la parte superiore della corona diventando, di fatto, una cloche, pur mantenendo ancora il tradizionale piantone dello sterzo. Insomma, negli Stati Uniti sono pronti al decollo mentre in Italia le Tesla con la cloche non sono ancora disponibili, ma dovrebbero arrivare tra la fine di quest’anno e il 2023.
Dalla Infiniti alla Toyota bZ4X
La rivoluzione vera è iniziata nel 2013, quando Infiniti ha fatto debuttare sulla berlina Q50 lo “steer by wire”, lo sterzo senza elementi meccanici tra volante e ruote. Un taglio netto col passato passato in sordina e che non ha avuto ripercussioni sulla forma del volante, rimasta tonda. Inoltre le regole del tempo in materia di sicurezza imponevano un elemento meccanico di rispetto che intervenisse in caso di black out dell’elettronica. Il via libera di oggi a un sistema totalmente privo di meccanica è stato possibile grazie alla moltiplicazione delle centraline di controllo e a innumerevoli test che l’hanno reso omologabile. Il gruppo Toyota ha preso la palla al balzo con le elettriche bZ4X e Lexus Rz.
Lexus Rz
Un punto a favore va anche all’abitabilità: il volante a cloche è più piccolo con un conseguente aumento di spazio per le gambe. Bisognerà abituarsi, ma la rivoluzione è già iniziata.
Jaguar Land Rover
Ad anticipare questa possibilità è Jaguar Land Rover che si appresta a presentare il nuovo volante Sayer montato a bordo del concept Jaguar «Future Type», prototipo che offre la visione del gruppo sulla mobilità datata 2040. Secondo questa impostazione che guarda con attenzione allo sviluppo della sharting economy, un domani il volante potrebbe essere l’unica parte di proprietà delle vetture. Il comando dotato di intelligenza artificiale (AI) ad attivazione vocale, sarà in grado di eseguire centinaia di compiti.
E poi Renault
E se Tesla, Lexus e Toyota sono tra i pionieri, molti altri costruttori li seguiranno. Il prossimo? Renault, che ha scelto il volante-console per la sua Scénic Vision: la concept «manifesto» del suo futuro, che comincia nel 2024.
Fonte: corriere.it