I SATELLITI SARANNO SPARATI NELLO SPAZIO CON UNA “FIONDA” NEL DESERTO

SpinLaunch ha condotto l’ottavo test di lancio del suo innovativo sistema a “fionda” che sfrutta l’accelerazione di un braccio rotante per sparare nel cielo un vettore senza l’utilizzo di carburante per la spinta del vettore stesso. Il test numero 8 ha visto per la prima volta il lancio di una videocamera che ha ripreso l’allontanamento dal suolo del vettore.

SpinLaunch è una società Californiana fondata nel 2014 che ha fatto già parlare di sé a livello mondiale dopo aver annunciato recentemente un accordo con la NASA al fine di usare il sistema a fionda per inviare un carico utile in un volo sub-orbitale di test. Lo scopo è di arrivare a sviluppare il sistema a tal punto da permettere i primi lanci orbitali per il 2025.

Una videocamera sparata a più di 1.500 km/h nel cielo

La videocamera, lanciata a fine aprile, era contenuta in un proietto lungo tre metri, che è stato accelerato fino a raggiungere una velocità di uscita dalla bocca di lancio di più di 1.500 km/h e che ha toccato una quota di circa 7.600 metri.

Purtroppo la videocamera ha ruotato sull’asse verticale insieme al proietto per tutto il tempo. Forse, sempre che il sistema potesse accoglierlo, sarebbe stato meglio prevedere una stabilizzazione giroscopica che tenesse fermo il dispositivo rispetto alla rotazione del vettore.

Il test, tuttavia, è servito più che altro a provare che la “fionda” di SpinLaunch possa lanciare anche carichi elettronici di una certa complessità senza pregiudicare il loro funzionamento. L’acceleratore usato è stato quello per i lanci sub-orbitali, alto 50 metri e che, per dimensioni, è un terzo di quello che verrà usato per sparare i carichi in orbita.

L’acceleratore orbitale, sulla carta, sarà capace di spedire nel cielo carichi da 200 kg a una velocità di circa 8.000 km/h.

Fonte: dday.it

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