Roma nacque il 21 aprile del 753 a .C. È in questa data che si fa iniziare la storia della città, e infatti ogni anno in questo stesso giorno si festeggia il cosiddetto Natale di Roma, attraverso eventi e celebrazioni nella capitale, in cui non mancano spettacoli e sfilate in costume.
Nella fondazione della Città Eterna si mischiano storia e leggenda. L’individuazione di questa data si deve al letterato romano vissuto tra il II e il I secolo a.C Marco Terenzio Varrone, che si basò sui calcoli del suo amico Lucio Taruzio Firmano sugli annali repubblicani. Leggenda narra che Enea, lo storico eroe omerico, dopo essere scampato alla guerra di Troia, fondò la città di Albalonga, e sempre secondo quando racconta Tito Livio, i suoi discendenti regnarono per otto secoli. La dinastia terminò con i fratelli Numitore ed Amulio. Il re Numitore mise al mondo una figlia, Rea Silvia, che congiungendosi col dio Marte mise al mondo due gemelli, Romolo e Remo. Questi scamparono alla persecuzione del perfido Amulio, che aveva usurpato il trono. Leggenda narra che furono allevati da una lupa e dal pastore Faustolo, e una volta diventati adulti uccisero Amulio e restituirono il trono al nonno. I gemelli decisero di formare una nuova città, ma mentre Romolo ne tracciava i confini, Remo in segno di sfida saltò il solco e venne ucciso. Morto Romolo durante un temporale, che i romani credettero asceso al cielo e adorarono col nome di Quirino, secondo la tradizione regnarono sette re, che probabilmente furono di più e quelli ricordati sarebbero in realtà solo i più importanti. A Romolo successe Numa Pompilio, a cui viene attribuita la riforma del calendario con l’anno di 12 mesi e 365 giorni.
Dalla leggenda alla storia: la data dell’origine di Roma sarebbe stata scelta solo successivamente il 21 aprile e non a caso. Il 21 aprile era infatti il giorno delle feste Palilie nel quale i pastori celebravano l’inizio dell’anno con la purificazione delle greggi, Pales era infatti il dio dei pastori. L’anno 753 rende la fondazione di Roma coeva a quella di altre colonie greche o fenicie. L’edificazione sul Palatino di una fortificazione quadrata ad opera di Romolo è stata confermata dagli scavi. Che nell’VIII secolo alcuni colli della riva sinistra del Tevere erano effettivamente abitati da villaggi di pastori e agricoltori, è attestato dai fondi di capanne ritrovati dagli archeologi. Ma è probabile che anche i colli, come i re, furono più di sette. Ma essendo un numero sacro, e il quadrato una figura magica, assunsero un grande significato nella costruzione della leggenda. Inoltre non sarebbe Roma a prendere il nome dall’eroe fondatore Romolo, ma viceversa. Infine, la leggenda dei fratelli rivali e dei gemelli corrisponde a miti simili tra i greci: lo stesso Ercole era nato da Alcmena e dal dio Giove.
Fonte: lanazione.it
Per gli eventi di oggi nella Capitale: https://www.romatoday.it/eventi/cultura/natale-di-roma-eventi-21-aprile-2022.html