Le tute spaziali sono lo strumento più importante per un’astronauta, ma cosa accadrebbe se uscisse nello spazio senza indossarne una? Se un astronauta viene lasciato fuori nello spazio senza una tuta spaziale, morirebbe in circa 2,5 minuti a causa della mancanza di ossigeno. La stessa ragione per cui le persone muoiono per annegamento, impiccagione, scossa elettrica o strangolamento. La mancanza di ossigeno respirabile impedisce al sangue di farlo circolare in diversi organi del nostro corpo, soprattutto nel cervello. Di conseguenza l’astronauta perderebbe conoscenza in 15 secondi, e dichiarato clinicamente morto dopo un minuto. Entro due minuti senza ossigeno, gli organi cesserebbero di funzionare. Dal punto di vista medico, questa è definita morte per asfissia. Superato il minuto senza la tuta spaziale nello spazio aperto, l’astronauta sarebbe ancora vivo, ma con gravi conseguenze irreversibili.
Altri sintomi senza tuta nello spazio
Nello spazio oltre all’asfissia si va incontro ad altri sintomi: mancanza di pressione, la mancanza di ossigeno, la mancanza di gravità, il freddo estremo e le radiazioni nello spazio. Una teoria racconta che un’astronauta nello spazio senza tuta esploderebbe, niente di più falso. Questo perché la nostra pelle è estremamente elastica, ed anche se ci si gonfiasse fino a 2 o anche 3 volte le nostre dimensioni normali, non si esploderebbe. Questo fenomeno si chiama “ebullismo”, a pressioni regolari c’è una conversione fluida del liquido in gas. Ma ad altitudini elevate come in aereo, in cima a montagne o nello spazio esterno, i gas disciolti nel nostro sangue si raccolgono sotto forma di bolle, allungando la pelle e facendo gonfiare l’astronauta come un palloncino. Altre cause di morte oltre al soffocamento in spazio aperto senza tuta: congelamento in poco più di un minuto, o verrebbe “fritto” dalle radiazione spaziali.
Fonte: passioneastronomia.it