Il cantautore – nato a Roma il 16 maggio 1951 – ha alle spalle oltre 50 anni di musica e 60 milioni di dischi venduti in tutto il mondo. E non sono mancati gli auguri e le sorprese che ha ricevuto.
È stato lo stesso festeggiato a condividere sui suoi canali social un sentito ringraziamento per una sorpresa che lo ha stupito in modo particolare: si tratta di un murales realizzato dal suo gruppo ufficiale di fan nel quartiere romano in cui Baglioni è cresciuto e ha mosso i primi passi da artista, Centocelle.
«È una sorpresa indescrivibile. Ma come vi è saltato in mente? – scrive incredulo sui social – Nel quartiere dove sono stato bambino e adolescente. A Centocelle, dove sono diventato un ragazzo. Nella piazza in cui son salito, per la prima volta, su un palco senza lontanamente immaginare quel che sarebbe accaduto in seguito.
Su una parete della casa famiglia San Felice proprio davanti a quel palchetto del tempo che fu. L’avete pensata bella. Una gran cosa per una buona causa. Il mio apprezzamento e la mia gratitudine non hanno voce e parole sufficienti e adeguate. È una sensazione bizzarra e stupefacente. E, per una volta tanto, fa davvero piacere
essere “sbattuti su un muro”. Un muro, che in quegli anni, temevo si alzasse per sempre tra me e tutti gli altri
e che oggi si fa testimonianza di un incontro che dura da allora. Un insieme di piccole storie vissute o mai risapute che la vita ha narrato nel romanzo di ognuno di noi».
Il murales è stato realizzato presso Casa San Felice, casa-famiglia gestita dal parroco dell’omonima chiesa nel quartiere romano di Centocelle a Roma (Piazza di S. Felice da Cantalice, 20) che raffigura un primo piano dell’artista unitamente alle note e alle parole di “Strada facendo”, celebre brano del 1981.
Lo staff di www.doremifasol.org (sito di riferimento per i fan di Baglioni) e i numerosissimi fan hanno unito le forze con lo street artist Mauro Palotta, in arte Maupal, per realizzare un murales celebrativo in un luogo simbolico per Claudio Baglioni, proprio lì dove tutto è cominciato nel 1964.
Fonte: leggo.it | LaRepubblica.it